Donne in viaggio
Per cinque anni di scuola elementare ho aiutato la mia bambina ad alzarsi la mattina riempiendola di coccole e carezze e vestendola praticamente ancora nel letto perché la fatica di alzarsi fosse ridotta al minimo.
Mi svegliavo molto prima del dovuto per potermi godere pienamente quei momenti di arrendevolezza e abbracci, quel peso sulle gambe, quell'immaginare la nuova giornata, la preghiera che fosse piena di momenti felici e divertenti oltre che di sfide.
Da quando ha cominciato la scuola media, e anche la mia bambina più piccola ha cominciato la scuola elementare ho dovuto dividere in due questo tempo, non è più la stessa cosa se non il sabato, quando la piccola non va a scuola e può dormire più a lungo.
Oggi quindi sono tornata a cercare di rendere più lieve lo stacco fra il sonno e la veglia ma sono improvvisamente diventata pienamente consapevole di una novità: l'odore di mia figlia è molto cambiato. Ripensandoci mi accorgo che in fondo me n'ero già accorta ma oggi ci ho quasi sbattuto contro. L'odore di bosco che la ha caratterizzata fin dalla nascita ha lasciato il posto ad un odore più "adulto", altrettanto piacevole ma che sa di spiaggia d'estate, di mare e di voglia di viaggio.
Da un po' di tempo, lavorando anche sul mio personale rapporto con le mestruazioni, sto cercando di prepararmi e di prepararla a quel passaggio che per me è stato un fulmine a ciel sereno e per lei vorrei che fosse soprattutto una festa oltre che una obbligata presa di consapevolezza piena del valore, e del peso, della differenza.
Negli anni mi sono accorta di quanto sia più semplice e leggero fare insieme ad altri le cose più difficili e questa mi sembra una sfida che valga la pena condividere.
Ho cercato on line ma non ho trovato blog o articoli che affrontassero l'argomento in modo che vada oltre la precocità del menarca (e gli onnipresenti medicinali che possono porre rimedio a tutto), le difficoltà dei primi rapporti o altri aspetti più o meno patologici.
Nei prossimi post farò un riassunto di quanto ho già fatto fin qui per prepararmi/ci all'arrivo del primo sangue. Poi comincerà la cronaca, come un diario di bordo, di uno dei viaggi più emozionanti che si possano immaginare. Già ora poco è più come prima, figuriamoci dopo.
Mi svegliavo molto prima del dovuto per potermi godere pienamente quei momenti di arrendevolezza e abbracci, quel peso sulle gambe, quell'immaginare la nuova giornata, la preghiera che fosse piena di momenti felici e divertenti oltre che di sfide.
Da quando ha cominciato la scuola media, e anche la mia bambina più piccola ha cominciato la scuola elementare ho dovuto dividere in due questo tempo, non è più la stessa cosa se non il sabato, quando la piccola non va a scuola e può dormire più a lungo.
Oggi quindi sono tornata a cercare di rendere più lieve lo stacco fra il sonno e la veglia ma sono improvvisamente diventata pienamente consapevole di una novità: l'odore di mia figlia è molto cambiato. Ripensandoci mi accorgo che in fondo me n'ero già accorta ma oggi ci ho quasi sbattuto contro. L'odore di bosco che la ha caratterizzata fin dalla nascita ha lasciato il posto ad un odore più "adulto", altrettanto piacevole ma che sa di spiaggia d'estate, di mare e di voglia di viaggio.
Da un po' di tempo, lavorando anche sul mio personale rapporto con le mestruazioni, sto cercando di prepararmi e di prepararla a quel passaggio che per me è stato un fulmine a ciel sereno e per lei vorrei che fosse soprattutto una festa oltre che una obbligata presa di consapevolezza piena del valore, e del peso, della differenza.
Negli anni mi sono accorta di quanto sia più semplice e leggero fare insieme ad altri le cose più difficili e questa mi sembra una sfida che valga la pena condividere.
Ho cercato on line ma non ho trovato blog o articoli che affrontassero l'argomento in modo che vada oltre la precocità del menarca (e gli onnipresenti medicinali che possono porre rimedio a tutto), le difficoltà dei primi rapporti o altri aspetti più o meno patologici.
Nei prossimi post farò un riassunto di quanto ho già fatto fin qui per prepararmi/ci all'arrivo del primo sangue. Poi comincerà la cronaca, come un diario di bordo, di uno dei viaggi più emozionanti che si possano immaginare. Già ora poco è più come prima, figuriamoci dopo.
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