Arrivi e partenze

La Tenda Rossa è una realtà a Firenze e a Incisa e questa è già una splendida notizia, una di quelle cose che quando ci penso sorrido.
Sorrido anche quando penso ai volti di tutte le donne per le quali è diventato un appuntamento importante, che fanno attenzione al calendario per vedere quando sarà la prossima Luna piena, che si ritrovano con il naso all'insù a seguire la Luna sentendo che fra lei e loro c'è un legame.
Però, diciamocela tutta, l'adolescente nella Tenda Rossa è una mina vagante. Tipicamente sembra annoiarsi mortalmente fino a che non fa domande geniali e inaspettate, alterna il mutismo assoluto con interventi che aprono scenari di approfondimento straordinari o con uscite a gamba tesa in momenti delicati con frasi tipo: "Mamma, ti devi ricordare di comprarmi la nuova cover per il telefono!"; come se non bastasse tende a prendersi tempi lunghissimi per raccontare il proprio punto di vista su questioni di politica internazionale, sulla qualità dell'insegnamento in Italia o sull'ultimo video di Christina Aguilera (o, in casi peggiori, di Justin Bieber).
La mia sensazione (ma credo di non essere la prima a dirlo) è che l'adolescente si muova su due mondi paralleli: quello in cui credono di stare tutte le altre e quello suo personale. Quando è in quello che condivide con noi è assolutamente presente qui e ora, ha una visione precisa ed efficace e riesce a vivere ogni momento pienamente, essendo assolutamente (e spesso impietosamente) vera; quando è nel suo mondo personale è meglio lasciarcela ed aspettare che ritorni.
Ma, alla fin fine, cosa si fa in queste Tende Rosse?
Ecco, a questa domanda dà una splendida risposta DeAnna L'Am (http://www.deannalam.com): nelle Tende Rosse si va semplicemente per essere, per stare in un luogo in cui non si è obbligat* a dimostrare nulla a nessuno, ad imparare niente, ad insegnare ancora meno, dove si può parlare di cose di cui solitamente non si parla (ma si può anche non farlo), e poi quando si è lì si ascolta e si decide di essere parte (o di non esserlo), di trovare e mostrare la propria verità o tenersela per sé.
Dopo quasi un anno di Tenda Rossa mi sono convinta che, nonostante tutto, vale la pena portare una figlia adolescente in una Tenda Rossa e, se non c'è, crearla per starci con lei, perché è uno spazio di verità, una parentesi di tempo "per noi e solo per noi" in cui, anche grazie al sostegno di altre donne di età diverse, trovare parole, gesti o silenzi che diano corpo alle emozioni, ai dubbi, alle paure e agli entusiasmi che si dibattono nei cuori tormentati delle ragazze e delle loro madri.
E' vero, finora c'è stato un minimo di "intrattenimento", domande, risposte, fili, racconti, candele, profumi, smalti, trecce, suoni, musica e sorprese. Ci siamo guardate, annusate, piaciute e negli incontri di Settembre decideremo come proseguire, se continuare a navigare a vista o se scegliere un percorso, un tema, una modalità.
La porta è aperta, gli occhi e le mani pronti ad accogliere altri sguardi, altre mani.
Ognuna porta con sé la sua storia, unica e preziosa, ciò che spera di trovare e soprattutto la consapevolezza che la responsabilità della propria esperienza nella Tenda Rossa (e in fondo anche fuori) non è in nessun'altra che in sé stessa.
E' uno spazio per prendersi cura di sé e contemporaneamente anche di ogni altra perché: "Quando una vive pienamente così fanno anche le altre" - Clarissa Pinkola Estés

I prossimi appuntamenti:

- Martedì 9 Settembre - ore 19 Asilo nido di Incisa in Valdarno (FI);
- Mercoledì 24 Settembre - ore 20:30 Studio Elementi a Firenze.

INFO: tendarossafirenze at gmail.com


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